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Un'isoglossa è una linea che, su una carta geografica, "delimita" la zona di un territorio, Appunti di Filologia Germanica

Un'isoglossa è una linea che, su una carta geografica, "delimita" la zona di un territorio che condivide un tratto linguistico comune, di qualunque tipo esso sia: lessicale, fonetico , morfologico o sintattico.Per estensione i linguisti chiamano isoglossa anche il tratto linguistico condiviso dai parlanti della zona compresa. Un'isoglossa segna il confine tra due aree che presentano una o più differenze linguistiche. Essa è impiegata, soprattutto dai dialettologi, per distinguere le varietà dialettali di una determinata zona geografica

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 25/07/2023

claudia-pattavina
claudia-pattavina 🇮🇹

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Scarica Un'isoglossa è una linea che, su una carta geografica, "delimita" la zona di un territorio e più Appunti in PDF di Filologia Germanica solo su Docsity! Un'isoglossa è   una   linea   che,   su   una carta   geografica,   "delimita"   la   zona   di   un territorio   che   condivide   un   tratto   linguistico   comune,   di   qualunque   tipo   esso sia: lessicale, fonetico , morfologico o sintattico. Per estensione i linguisti chiamano isoglossa anche il tratto linguistico condiviso dai parlanti   della   zona   compresa.  Un'isoglossa   segna   il   confine   tra   due   aree   che presentano   una   o   più   differenze   linguistiche.   Essa   è   impiegata,   soprattutto dai dialettologi,   per   distinguere   le   varietà   dialettali   di   una   determinata   zona geografica. Isoglosse nord-occidentali 1).*[ē1] passa ad [a:] (vedi sopra). 2).I verbi forti della settima classe formano il preterito con apofonia, usando la  vocale [e2] (vedi sopra). 3)Nei contesti in cui è preservata, *[z] si trasforma in [r].                                             Isoglosse germanico-occidentali 1) Geminazione germanico-occidentale  2) Perdita della desinenza -z nel nominativo dei sostantivi maschili forti  (germanico *dagaz, gotio dags, norreno dagr, sassone dag, alto-tedesco antico tac, inglese  antico dæg > day, frisone dei ‘giorno’) 3) Occlusivizzazione di [ð]. 4) Infinito declinabile come sostantivo neutro della classe in -a-.                          Isoglosse ingevoni (dialetti anglosassoni, sassone, frisone) 1) Monottongazione di *[ai] > [a:] inglese antico, [e:] sassone e frisone (*stainaz ‘pietra’ > stān, stēn) 2) Caduta della nasale tra vocale e fricativa sorda e conseguente allungamento  della vocale: *fimfa ‘cinque’ > fīf 3) Desinenza uguale per tutte le persone plurali del verbo.                                                                                                           
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